EffimeraMente

Pensieri in continua mutazione ed evoluzione

martedì, agosto 08, 2006

Hell&Heaven


Heaven, I'm in Heaven and my heart beats so that I can hardly speak and I seem to find the happiness I seek when we're out together dancing Cheek to Cheek


Pensare ad un ricordo lontano come se fosse accaduto soltanto ieri è strano, ti rendi conto di quanto siano labili le barriere del tempo e della memoria.
Questa “cosa”…cosa si, perché non si tratta né di versi, né di prosa… questa cosa che segue, dunque, è stata scritta mesi fa. Precisamente l’ultimo giorno del 2005, il trentuno dicembre.
Nata di getto come sempre mi accade, perché quando ho l’urgenza di comunicare le lettere si armonizzano da sole sul foglio senza lasciarmi il tempo di imporre loro la mia volontà.
Parlavo quindi d’urgenza, mia sicuramente di espellere tutto ciò che ridonda nell’animo, siano esse cose liete oppure tristi…vostra sicuramente meno, poiché sono sufficientemente lucida da rendermi conto che delle pieghe della mia psiche a voi importa relativamente.
Ma come ripeto sovente…qua si sta per parlare e qualcosa devo pur raccontarvela!
Per chi scrive è semplice narrare del dolore, esso accompagna la vita di ciascuno di noi con un’ossessiva e spietata regolarità da renderci tutti simili in esso. Inoltre chi è affranto cerca nelle parole e nei consigli di chiunque uno sfogo o meglio una rassicurazione che gli stessi identici affanni sono
già stati patiti da altri.
E’, quindi, questa sorta di empatia della sofferenza che ci spinge al racconto dei nostri periodi bui.
Ma la gioia?
La felicità può essere descritta?
Noi tutti nell’attimo in cui proviamo questo sentimento così particolaresiamo siamo accecati dalla presunzione e ci convinciamo che nessun altro abbia mai goduto di qualcosa anche lontanamente simile.
E ne diventiamo gelosi, riluttanti a parlarne.
Perchè nel racconto tutto diventa banale, scontato, a volte volgare o meglio...comune.
Agli occhi di chi legge le nostre immense gioie altro non sono che quisquilie senza senso.
Come far comprendere all'ignaro lettore il significato di un gesto, il sussurro di una frase, il sentimento dentro gli sguardi? Come può chi non c'era, chi non era presente, chi non era ME sentire l'emozione che io ho sentito?
Per questo spiegare cosa sia la felicità è impresa troppo ardua.
Perché l’esistenza è un flusso continuo di piccoli e insignificanti momenti, ma alcuni di questi portano in se il grande dono di segnarci per sempre e nell’attimo preciso in cui accadono, in quello stesso istante, noi comprendiamo di non essere più gli stessi di prima.
Questo è il mio tentativo…strano tentativo certo, lo so… di raccontare uno dei giorni più belli di tutta la mia vita.
Poi, non avrete bisogno di sapere altro…tutto il resto è privato e non intendo svilirlo mettendolo nero su bianco quasi si trattasse di un mediocre feuilleton.

La bellezza dell’effimero

Bolla di cristallo che scivola, affidata a mani incuranti, sul piano inclinato della vita mentre cattura la luce nel suo interno, vorticosa prigione dell’iride.

Stalattite sfolgorante di sole sospesa alla roccia, adesso distilla gocce immacolate su pietre antiche levigate dal tempo.

Sogno di primo mattino carico di dolcezze immaginarie, soave illanguidisce i sensi e rende penoso il risveglio.

Odioso il raggio di sole che sfiora le tende toccandoci gli occhi e noi vorremmo unicamente restare sotto la coltre del sonno, ombre senza memoria né tempo.

Labbra sfiorate da dita tremanti, preludio di un amplesso finora soltanto sognato, carezze appena accennate che diverranno, domani, il più pesante dei ricordi.

Più degli stessi baci, più dell’amore consumato.



5 Comments:

Anonymous Anonimo said...

Uffa ma che scocciatura! Ma vuoi andare avanti o no? Ti ricordo che sto aspettando ancora una risposta da te, possibilmente un si :P

11:34 AM  
Blogger ladymachbet said...

Possibilmente se ne può discutere in privato e non qui?
Grazie eh ^_^

11:40 AM  
Anonymous Anonimo said...

Ma qui valeva da rafforzativo però!

11:49 AM  
Blogger ladymachbet said...

Attento che ottieni l'effetto contrario...

^_^

11:58 AM  
Blogger TheCopywriter said...

"L'unico motivo per cui la specie umana si perpetra nel tempo è che la generazione più giovane è sempre convinta di essere i primi a scoprire il sesso"

9:22 PM  

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