EffimeraMente

Pensieri in continua mutazione ed evoluzione

sabato, agosto 19, 2006

Saluti


Eh ragazzi...si cambia aria...
KA!

E chi legge la Torre sa quello che voglio dire...
Chi non la legge..beh..si attacca...non importa...chi non legge la Torre davvero non ha idea di cosa si perda..

Comunque è KA...e il KA è come il vento...

Qui sono stata benissimo, davvero...ma è ora di cambiare perchè sono cambiate le cose e sono cambiata io.

Non so se in bene o in male..non so davvero...però è così.
Sinceramente quando guardo queste pagine vi vedo troppi brutti ricordi...troppe cose che mi hanno fatto del male.
Ho deciso che voglio raccogliere tutta la felicità che incontrerò lungo il mio percorso senza domande e senza aspettative...


Con calma e tutto...vero?


In definitiva questo conta... stare insieme e stare bene e con lui vicino io sto benissimo... ed è tutto quello che voglio in questo momento.

Quindi...chi mi ama...mi segua...

Dove?


Ma dove mi ha portato il cuore...pessimo libro, pessimo film...ma efficace adesso in quanto metafora.

^_^


Qui comunque :


http://ladymachbet.splinder.com/


Troverete gli stessi deliri... le stesse lezioni di filosofia... la stessa musica... lo stesso stile...
dopo tutto...squadra che vince non si cambia.

Giusto?

^_^

A presto allora...io vi aspetto di la...


Ste

venerdì, agosto 18, 2006

Racing In The Street

Ancora il Boss... altro capolavoro questo.
Capita molto spesso di salire a bordo di un'auto quando si ascolta Bruce...in questo caso le corse notturne con l'adrenalina a mille e la voglia di vincere...di far mangiare la propria polvere all'avversario... così da dimenticare la monotonia e la fatica di vivere in minuscole città di provincia.
Dove l'unica Terra Promessa è fatta di asfalto...la strada che si srotola sotto le ruote...riscatto e dannazione insieme.
Bellissima la strofa finale...struggente...
Perchè anche adesso è estate ed è il momento giusto per accendere il motore e guidare tutta la notte con il vento caldo che entra dal finestrino spalancato e la luna d'argento che illumina la strada...fino in capo al mondo...
Io lo farei anche adesso...

Racing In The Street
(1978 from Darkness on the Edge of Town)

I got a sixty-nine Chevy with a 396
Fuelie heads and a Hurst on the floor
She's waiting tonight down in the parking lot
Outside the Seven-Eleven store
Me and my partner Sonny built her straight out of scratch
And he rides with me from town to town
We only run for the money got no strings attached
We shut 'em up and then we shut 'em down

Tonight, tonight the strip's just right
I wanna blow 'em off in my first heat
Summer's here and the time is right
For goin' racin' in the street

We take all the action we can meet
And we cover all the northeast state
When the strip shuts down we run 'em in the street
From the fire roads to the interstate
Some guys they just give up living
And start dying little by little, piece by piece
Some guys come home from work and wash up
And go racin' in the street

Tonight, tonight the strip's just right
I wanna blow 'em all out of their seats
Calling out around the world, we're going racin' in the street

I met her on the strip three years ago
In a Camaro with this dude from L.A.
I blew that Camaro off my back and drove that little girl away
But now there's wrinkles around my baby's eyes
And she cries herself to sleep at night
When I come home the house is dark
She sighs "Baby did you make it all right"
She sits on the porch of her daddy's house
But all her pretty dreams are torn
She stares off alone into the night
With the eyes of one who hates for just being born
For all the shut down strangers and hot rod angels
Rumbling through this promised land
Tonight my baby and me we're gonna ride to the sea
And wash these sins off our hands

Tonight tonight the highway's bright
Out of our way mister you best keep
'Cause summer's here and the time is right
For goin' racin' in the street



Io l'adoro...non come Thunder Road...quasi ^_^

Ah la prossima è Backstreets...meravigliosa...

Per te solo...


Sono stanca stasera e poi mi manchi davvero, ma sei lì che ti diverti con gli amici e io sono contenta perchè ti immagino ridere e scherzare ed è bello immaginarti così.
E ti penso in ogni cosa che fai o che faccio, di continuo...perchè attimo dopo attimo tutto questo diventa sempre più importante e meraviglioso.
Adesso sei parte della mia vita, sai e vorrei che tu potessi leggere dentro di me per farti comprendere davvero quanto bene ti voglio...



Oh..lo so che il blog è pubblico...ma queste righe sono solo per la persona speciale ed unica che mi sta regalando questi giorni di sogno...

mercoledì, agosto 16, 2006

Sulle nuvole...


Sono giorni bellissimi questi.
Sta andando tutto alla perfezione...è arrivata anche l'ADSL!!
^_^
Dopo quasi cinque anni di attesa la Telecom si è decisa!
E' un segno anche questo ^_^ ( si si...i segni non esistono..già detto...)
E poi ho cambiato monitor...eh salto di qualità spettacolare..da un piccolo 14'' ad un immenso 19'' adesso vedo tutto in grande..penso in grande..e sogno anche in grande...
Ahhhh (sospirone romantico) manca solo il router che deve arrivare tramite corriere, ma in un paio di giorni anche questo sarà risolto.
Forse configurare la rete potrebbe crearmi qualche difficoltà, ma credo di poter trovare online tutta l'assistenza necessaria...quindi non mi preoccupo di niente!
^_^

Mi sento come se dopo aver tentato di incastrare i pezzi del mio puzzle in modo sbagliato e assurdo per mesi e mesi, vedo adesso come d'incanto l'immagine diventare nitida ed ogni tassello trovare la sua perfetta collocazione.
Non è questa la cosa più bella del mondo?
La sensazione di sentirsi meravigliosamente bene...senza nessuna paura e nessun dubbio.
Ahhhhhhhhhhhhhh ( altro sospirone) Nuvola Speedy...non farmi scendere!
^_^

martedì, agosto 15, 2006

And Found!


Ve lo devo, dopo tutti quei giorni in cui ho pianto o urlato di rabbia, ve lo devo proprio.
Devo dirvi che non sono più LOST.
Devo dirvi che qualcuno, non so come e nemmeno perché, è approdato sull’isola e mi ha trovata, finalmente!
E non ci sono più numbers, pulsanti da premere, mostri di fumo, botole, trucchi mentali e... niente di tutto questo.
C’è solo la meraviglia di addormentarmi pensando a lui e di svegliarmi avendolo già in mente.
Arggggggggg
E’ gravissima questa cosa!

^_^
Poi magari sono LOST ancora per altri milioni di domande…sciocchezzuole del tipo…Chi sono? Dove vado? Perché sono? Dio esiste? Dio mi ama?
Però in questo momento sono tutte accantonate, messe in un bel cassetto e lasciate lì.
Perché ora quello che conta è esserci…adesso.
Tutto quello che viene dopo non m’interessa e non lo voglio nemmeno immaginare.
Come mi ha detto ieri sera devo solo pensare a godermi il tragitto ( lo lascio guidare ^_^ )
Io me ne starò con il naso fuori dal finestrino a guardare incantata il panorama…e si dai!
Per tutte le volte che l’ho detto io a voi che l’importante stava nel viaggio…una volta tanto che ho trovato qualcuno che lo dice a me…lasciatemelo godere!

Mi capite, vero?

Si…si che mi capite!


^_^


Ah...buon ferragosto a tutti ^_____^

lunedì, agosto 14, 2006

Wind of Changes


Sensazione strana, stranissima anzi. Sono senza parole...ma davvero eh (sguardo attonito e sbigottito del fedele lettore °_°)
Sto cancellando da dieci minuti e non mi viene fuori un incipit decente per quello che voglio dire...allora non comincio..lo dico e basta.

Perchè per mesi e mesi scherzi e ridi con qualcuno..così senza soffermarti troppo sul mondo che ha dietro...ti diverti e basta, sorridi alla battuta e poi non ci pensi più.

Poi il caso (sarà il caso no?) e le cose cambiano e sembra che in ogni frase scritta sia nascosto un segno...ma i segni non esistono, vero?

E ti ritrovi a raccontare tutto con una naturalezza che non credevi nemmeno potesse esserci...e si scherza e si ride adesso ma conoscendolo e apprezzandolo mille volte di più (solo mille?).

Sono così contenta!

Rido da sola...ma forse sono impazzita definitivamente...questo sarà stato il colpo di grazia.

^_^

Non so nient'altro adesso, solo che sono bastati un paio di giorni e per me sei diventato davvero importante...è una bella responsabilità, lo sai?

Non so se ti conviene.

^_^


Ah...dimenticavo...ti voglio bene...

domenica, agosto 13, 2006

The Empire Strikes Back


Rieccomi...sono tornata di nuovo
^_^

Eh lo so...sono in ferie e non dovrei scrivere...però scrivo lo stesso stasera
^_^

Sono contenta.

Sono stata tutto il giorno in un posto assurdo...in mezzo alle montagne con un freddo esagerato!

Come mio solito sto sempre tutta scollata e sbracciata perchè non sopporto di essere oppressa dai vestiti e mi sono letteralmente intirizzita...almeno fino a quando ho deciso che era più saggio e prudente arrendermi al maglioncino di filo!

Cellulare morto senza nemmeno un briciolo di segnale...e io che volevo pavoneggiarmi un po' con la compagnia che mi attorniava collegandomi ad msn...niente da fare!
Muto, inutile ed inservibile.

La tecnologia non sempre funge, ahimè!

Però va bene...adesso sto a casa al fido PC che non mi abbandona mai...al caldo e senza maglioncino di filo...va bene davvero!

Ah lo ripeto (ma si capisce però) sono contenta!
^__^

venerdì, agosto 11, 2006

Chiuso per Ferie


Settimana di Ferragosto e il mio blog va in ferie.
^_^
Sarò troppo impegnata ad andarmene in giro in questi giorni e di conseguenza avrò poco tempo da dedicare a questo spazio.
Però se dovessi avere qualcosa di urgente o di impellente da dire...eh ve la scrivo!
Contateci.
E comunque mi rifarò viva prima di ripartire per la mia ultima tranche di vacanze a fine agosto, promesso.
Inoltre Cris ( la nostra Witch ) è stata così gentile da passarmi msn per il telefono cellulare ( W la tecnologia ora e sempre! Dico grazie alla grande grande! ) così anche se sarò in spiaggia o sulla cima di una montagna un salutino ai miei amici del cuore posso sempre passare a farlo ^_^
Se non lo avete ancora capito...non vi libererete tanto facilmente di me!
Un bacio a tutti quanti...vi voglio un mondo di bene!
A prestissimo!

Ste

PS...continuate pure la discussione su Hegel che io vi tengo d'occhio!

giovedì, agosto 10, 2006

Augusta, Emma e Zeno


Ancora "La coscienza", perdonatemi.
Ma l'avevo lasciata in sospeso per leggere altro e stamattina riaprendola dove l'avevo interrotta mi sono trovata davanti il brano che troverete qualche riga più in basso.
Quindi gli ingranaggi mentali hanno cominciato a sferragliare e quando è così...ma chi li ferma più?
Anzi...quello che ho scritto è un sunto (probabilmente anche caotico) delle mie riflessioni mattutine mentre svolgevo le consuete faccende domestiche. Rifare i letti mi fa questo effetto...
Leggete eh.


" Però mi sbalordiva; da ogni sua parola, da ogni suo atto risultava che in fondo essa credeva la vita eterna. Non che la dicessi tale: si sorprese anzi che una volta io, cui gli errori ripugnavano prima che non avessi amati i suoi, avessi sentito il bisogno di ricordargliene la brevità. Macché! Essa sapeva che tutti dovevano morire, ma ciò non toglieva che oramai ch'eravamo sposati, si sarebbe rimasti insieme, insieme, insieme. Essa dunque ignorava che quando a questo mondo ci si univa, ciò avveniva per un periodo tanto breve, breve, breve, che non s'intendeva come si fosse arrivati a darsi del tu dopo di non essersi conosciuti per un tempo infinito e pronti a non rivedersi mai più per un altro infinito tempo. Compresi finalmente che cosa fosse la perfetta salute umana quando indovinai che il presente per lei era una verità tangibile in cui si poteva segregarsi e starci caldi. Cercai di esservi ammesso e tentai di soggiornarvi risoluto di non deridere me e lei, perché questo conato non poteva essere altro che la mia malattia ed io dovevo almeno guardarmi dall'infettare chi a me s'era confidato.

Anche perciò, nello sforzo di proteggere lei, seppi per qualche tempo movermi come un uomo sano.
Essa sapeva tutte le cose che fanno disperare, ma in mano sua queste cose cambiavano di natura. Se anche la terra girava non occorreva mica avere il mal di mare! Tutt'altro! La terra girava, ma tutte le altre cose restavano al loro posto. E queste cose immobili avevano un'importanza enorme: l'anello di matrimonio, tutte le gemme e i vestiti, il verde, il nero, quello da passeggio che andava in armadio quando si arrivava a casa e quello di sera che in nessun caso si avrebbe potuto indossare di giorno, né quando io non m'adattavo di mettermi in marsina. E le ore dei pasti erano tenute rigidamente e anche quelle del sonno. Esistevano, quelle ore, e si trovavano sempre al loro posto.
Di domenica essa andava a Messa ed io ve l'accompagnai talvolta per vedere come sopportasse l'immagine del dolore e della morte. Per lei non c'era, e quella visita le infondeva serenità per tutta la settimana. Vi andava anche in certi giorni festivi ch'essa sapeva a mente. Niente di più, mentre se io fossi stato religioso mi sarei garantita la beatitudine stando in chiesa tutto il giorno.
C'erano un mondo di autorità anche quaggiù che la rassicuravano. Intanto quella austriaca o italiana che provvedeva alla sicurezza sulle vie e nelle case ed io feci sempre del mio meglio per associarmi anche a quel suo rispetto. Poi v'erano i medici, quelli che avevano fatto tutti gli studii regolari per salvarci quando - Dio non voglia - ci avesse a toccare qualche malattia. Io ne usavo ogni giorno di quell'autorità: lei, invece, mai. Ma perciò io sapevo il mio atroce destino quando la malattia mortale m'avesse raggiunto, mentre lei credeva che anche allora, appoggiata solidamente lassù e quaggiù, per lei vi sarebbe stata la salvezza.
Io sto analizzando la sua salute, ma non ci riesco perché m'accorgo che, analizzandola, la converto in malattia. E, scrivendone, comincio a dubitare se quella salute non avesse avuto bisogno di cura o d'istruzione per guarire. Ma vivendole accanto per tanti anni, mai ebbi tale dubbio.
"


Io adoro questo passaggio, la descrizione della salute di Augusta colta dall’occhio di Zeno fa risaltare per contrasto quella che è l’intima essenza della malattia.

Quella salute è la stessa che invidio io pure!
Avere l’immediatezza delle certezze, comprendere di netto cos’è il bene e cos’è il male, trovare conforto e tranquillità nelle piccole cose stabilite del quotidiano, sapere esattamente quello che farò domani e che sarà del tutto identico all’oggi.

Quella che io definisco spesso a spregio…semplicità…è la cosa che più mi manca.

Come Zeno io ambisco alla salute, ma nello stesso tempo mi crogiolo nella mia malattia consapevole che essa in qualche modo mi rende “speciale”.

Non come Emma Bovary…piccola frivola donnetta borghese che si credeva anima eletta e aborriva coloro che le vivevano intorno!

Sciocca, convinta che la vita avesse contratto un debito nei suoi confronti così da richiederne ansiosamente il saldo ad ogni minima occasione.

Pronta ad incapricciarsi per suo personale diletto ( e noia ) del primo (anche unico) uomo che le capitasse vicino.

Insopportabilmente capricciosa, fosse vissuta oggi avrebbe accoltellato i figli ( o magari li avrebbe solo abbandonati ) pur di apparire in TV!

Disgusto… l’ho sempre detestata, sapete?

Io che sono un mostro, consapevole di essere un mostro almeno, nei confronti dei miei cari mi sento inadeguata, incapace di corrispondere alle loro esigenze con tutta me stessa perché c’è sempre una parte di me che si ritrae, si tiene in disparte e dubita e chiede e si tormenta.

Una parte di me che beffarda ride di ogni certezza, di ogni convinzione e che non mi riesce mai di far tacere.

E questo per me è fonte di dolore perché so di non essere compatibile con la vita familiare e temo ogni momento di sottrarre loro qualcosa.

Ma non era meglio essere una laboriosa formichina come Augusta dall’occhio sbilenco?

mercoledì, agosto 09, 2006

Dio mi ama?

Osservate il dipinto di Michelangelo
...è Dio che crea Adamo o Adamo che crea Dio?




Dio mi ama?

Metto il punto interrogativo.

Se Dio esiste, mi ama?

E se mi ama, perché mi ama?

Perché Dio ha bisogno di amare me, o un qualsiasi altro essere?

Non è forse un Dio che ama incompleto? Mancante di qualcosa, di una parte di se che risiede negli esseri umani.

Ma anche nelle piante e nei sassi…se Dio ama…ama qualsiasi granello di polvere siderale.

O forse Dio ha una sua personale scala di gradimento?

Perché se così fosse mi verrebbe da chiedere su qual gradino mi trovo collocata…forse capirei della vita qualcosa in più.

Ma se Dio ama, allora ama tutti indistintamente, con lo stesso ardore.

Quindi è implicito che Egli, l’Altissimo ed Onnipotente, abbia bisogno anche di me…piccola cosa amorfa gettata nel fango terrestre, prigioniera della materia e schiava del Tempo che scorre.

Cosa ho io da dare a Dio?

Le mie preghiere?

La mia sofferenza?

Il sacrificio quotidiano dell’esistenza?

Cosa se ne fa Dio di queste cose?

Dio è amore…ma l’amore non è forse un sentimento umano?

Umano, troppo umano questo Dio!

Una personificazione che Adamo stesso ha creato a sua immagine quando ha tremato per l’orrore di essere solo e privo di senso sotto un cielo trapuntato da miliardi di stelle!

Perché con l’apparizione di Dio tutto acquista valore…il dolore, la sofferenza, la morte, il male.

Sono monete di scambio spendibili nel Regno dei Cieli.

Eppure io non credo.

Non ho bisogno di trovare una giustificazione al male o al dolore.

Essi sono.

Basta questo, la vita scorre e quel Dio che sostiene di amarci non pone rimedio.

Io credo che ci derida soltanto.




martedì, agosto 08, 2006

Hell&Heaven


Heaven, I'm in Heaven and my heart beats so that I can hardly speak and I seem to find the happiness I seek when we're out together dancing Cheek to Cheek


Pensare ad un ricordo lontano come se fosse accaduto soltanto ieri è strano, ti rendi conto di quanto siano labili le barriere del tempo e della memoria.
Questa “cosa”…cosa si, perché non si tratta né di versi, né di prosa… questa cosa che segue, dunque, è stata scritta mesi fa. Precisamente l’ultimo giorno del 2005, il trentuno dicembre.
Nata di getto come sempre mi accade, perché quando ho l’urgenza di comunicare le lettere si armonizzano da sole sul foglio senza lasciarmi il tempo di imporre loro la mia volontà.
Parlavo quindi d’urgenza, mia sicuramente di espellere tutto ciò che ridonda nell’animo, siano esse cose liete oppure tristi…vostra sicuramente meno, poiché sono sufficientemente lucida da rendermi conto che delle pieghe della mia psiche a voi importa relativamente.
Ma come ripeto sovente…qua si sta per parlare e qualcosa devo pur raccontarvela!
Per chi scrive è semplice narrare del dolore, esso accompagna la vita di ciascuno di noi con un’ossessiva e spietata regolarità da renderci tutti simili in esso. Inoltre chi è affranto cerca nelle parole e nei consigli di chiunque uno sfogo o meglio una rassicurazione che gli stessi identici affanni sono
già stati patiti da altri.
E’, quindi, questa sorta di empatia della sofferenza che ci spinge al racconto dei nostri periodi bui.
Ma la gioia?
La felicità può essere descritta?
Noi tutti nell’attimo in cui proviamo questo sentimento così particolaresiamo siamo accecati dalla presunzione e ci convinciamo che nessun altro abbia mai goduto di qualcosa anche lontanamente simile.
E ne diventiamo gelosi, riluttanti a parlarne.
Perchè nel racconto tutto diventa banale, scontato, a volte volgare o meglio...comune.
Agli occhi di chi legge le nostre immense gioie altro non sono che quisquilie senza senso.
Come far comprendere all'ignaro lettore il significato di un gesto, il sussurro di una frase, il sentimento dentro gli sguardi? Come può chi non c'era, chi non era presente, chi non era ME sentire l'emozione che io ho sentito?
Per questo spiegare cosa sia la felicità è impresa troppo ardua.
Perché l’esistenza è un flusso continuo di piccoli e insignificanti momenti, ma alcuni di questi portano in se il grande dono di segnarci per sempre e nell’attimo preciso in cui accadono, in quello stesso istante, noi comprendiamo di non essere più gli stessi di prima.
Questo è il mio tentativo…strano tentativo certo, lo so… di raccontare uno dei giorni più belli di tutta la mia vita.
Poi, non avrete bisogno di sapere altro…tutto il resto è privato e non intendo svilirlo mettendolo nero su bianco quasi si trattasse di un mediocre feuilleton.

La bellezza dell’effimero

Bolla di cristallo che scivola, affidata a mani incuranti, sul piano inclinato della vita mentre cattura la luce nel suo interno, vorticosa prigione dell’iride.

Stalattite sfolgorante di sole sospesa alla roccia, adesso distilla gocce immacolate su pietre antiche levigate dal tempo.

Sogno di primo mattino carico di dolcezze immaginarie, soave illanguidisce i sensi e rende penoso il risveglio.

Odioso il raggio di sole che sfiora le tende toccandoci gli occhi e noi vorremmo unicamente restare sotto la coltre del sonno, ombre senza memoria né tempo.

Labbra sfiorate da dita tremanti, preludio di un amplesso finora soltanto sognato, carezze appena accennate che diverranno, domani, il più pesante dei ricordi.

Più degli stessi baci, più dell’amore consumato.



lunedì, agosto 07, 2006

Spleen


Mi accusano di cambiare umore a secondo dei momenti.
Sei lunatica! Mi dicono…
Non sono lunatica, sono le cose ad influenzare il mio umore…le cose che accadono.
Basta poco a farmi felice, basta altrettanto poco a rendermi triste.
Non sono equilibrata?
Mah…forse…ve lo concedo…non sono equilibrata.
Equilibrio è barcamenarsi con i palmi aperti sul filo teso dell’esistenza, è agire in modo da accontentare ogni aspettativa altrui, è essere prevedibili.
Non voglio essere prevedibile!
Mai.
Meglio stupire chi mi vive accanto, io ho orrore della noia.
In essa annega ogni cosa, ogni virtù, ogni amore.
Bisogna che tutto muti e nulla resti uguale a se stesso…io voglio affondare le mani nel magma pulsante ed ustionarmi fino a vedere la carne dissolversi nel fuoco.
E le ossa divenire cenere.

Quand le ciel bas et lourd pèse comme un couvercle
Sur l'esprit gémissant en proie aux longs ennuis,
Et que de l'horizon embrassant tout le cercle
Il nous verse un jour noir plus triste que les nuits;

Quand la terre est changée en un cachot humide,
Où l'Espérance, comme une chauve-souris,
S'en va battant les murs de son aile timide
Et se cognant la tête à des plafonds pourris;

Quand la pluie étalant ses immenses traînées
D'une vaste prison imite les barreaux,
Et qu'un peuple muet d'infâmes araignées
Vient tendre ses filets au fond de nos cerveaux,

Des cloches tout à coup sautent avec furie
Et lancent vers le ciel un affreux hurlement,
Ainsi que des esprits errants et sans patrie
Qui se mettent à geindre opiniâtrement.

- Et de longs corbillards, sans tambours ni musique,
Défilent lentement dans mon âme; l'Espoir,
Vaincu, pleure, et l'Angoisse atroce, despotique,
Sur mon crâne incliné plante son drapeau noir.

Nihil ( nulla again )


Il termine nichilismo (dal latino nihil, nulla) designa in un senso generico l'atteggiamento o la dottrina volti a negare in modo definitivo e radicale l'esistenza di qualsiasi valore in sé e l'esistenza di una qualsiasi verità oggettiva, con conseguente svalutazione della realtà stessa.
In Nietzsche la parola designa l'essenza della crisi che ha investito (e che sta tutt'ora investendo) la civiltà europea moderna: per Nietzsche il nichilismo è un evento che porta con sé decadenza e spaesamento, tanto da costituire una sorta di malattia da cui il mondo moderno è affetto; tale malattia condurrebbe alla disgregazione del soggetto morale, alla debilitazione della volontà e alla perdita del fine ultimo dell'esistenza (nichilismo passivo). A tale condizione seguirebbe, secondo Nietzsche, un risorgimento della volontà legislatrice umana e un superamento della condizione di malattia attraverso una multiforme rivalutazione dell'esistenza (nichilismo attivo) libera da ogni pretesa di verità assoluta.
Fondamento ontologico del nichilismo è la "morte di Dio", simbolo della perdita di ogni punto di riferimento e massima rivelazione del nulla universale.

(Wikipedia)


E’ lunedì ed eccomi qua con il mio bel post quotidiano.
Come promesso…sono una persona seria io, eh…
Esistenzialista e nichilista quel tanto che basta per non lasciarsi travolgere dalla vita, disincantata giusto quel poco che mi consente di avere una moderata dose di cinismo, ma al tempo stesso innamorata delle sensazioni che quotidianamente provo osservando il mondo intorno a me.
Perché pur non esistendo una verità oggettiva e dimostrabile, il valore che io attribuisco alle mie percezioni è estremamente elevato.
Il nichilista…quello serio…quello vero… davanti alla palese mancanza di senso dell’esistenza, negando il valore di qualsiasi valore, non ha vie di uscita.
Davanti al Nulla deve solo applicare la sua volontà di potenza…e farla finita.
Quello è l’unico sbocco, l’unica affermazione possibile della volontà sulla cieca materia che ciclicamente ritorna su se stessa.
Ma ripeto…non sono una nichilista convinta.
Non saprei stare a fissare le plumbee strade di Lutecia con lo sguardo vacuo e i grigi vestiti in disordine in nome di un esistenzialismo troppo esasperatamente dichiarato.
Anche se priva di senso, la vita deve essere vissuta…fino in fondo.
Spremendone tutte le gocce, cogliendo ogni singolo attimo, godendo dei ricordi e sognando le prospettive.
Troppo facile sprofondare in un mondo nero dove ogni giorno si inanella pigro sull’altro, troppo comodo rinchiudersi all’interno di una torre d’avorio senza porte né finestre…peggiore della peggior monade.
Se la vita non ha senso…ancor meno senso ha il gettarla via senza assaporarne le emozioni.
Quindi anche se tutto questo è il Nulla, anche se sapete bene che in fondo alla via altro non vi è che morte e disfacimento senza speranza…fate almeno che il viaggio sia intenso.

Il mio lo è... adesso più che mai.


venerdì, agosto 04, 2006

Nulla


Questo è un post per non postare nulla.
Così la finite di dire che scrivo sempre... brutti cattivi che non siete altro!
Quindi metto un bel buco nero che vi terrà compagnia almeno fino a...vediamo...lunedì.
Si lunedì.

Ho troppo da fare in questo fine settimana ^_^


Auf Wiedersehen!

^__^

La prima volta

Racconto brevissimo scritto in pochi minuti stamattina giusto perchè avevo voglia di armeggiare con tre o quattro parole.

La prima volta

Tra tutte le cose belle, tra tutte le cose perfette avrebbe scelto la più bella. La più perfetta.
Come simbolo e pegno del suo amore.
Aveva accarezzato l’idea da quando essa altro non era che un piccolo e sparuto abbozzo nella sua mente, l’aveva coccolata e nutrita affinché prendesse corpo e vigore in quelle lunghe notti di veglia quando l’afa opprimente non gli lasciava respiro.
Aveva pregato Dio fervidamente, l’aveva implorato, spesso l’aveva maledetto con ira chiedendo una possibilità, una sola possibilità di realizzare il suo sogno.
Poi era stato accontentato.
L’occasione che aspettava gli si era presentata quasi su di un piatto d’argento, mimetizzata sotto l’ombra casuale del più casuale incontro da bar.
E come per incanto non c’erano stati ostacoli.
Un saluto e qualche chiacchiera, un paio di birre e basta.
Non c’erano state le resistenze che sempre aveva paventato, non c’erano state lacrime o ritrosie.
Tutto era stato perfetto e vederla distesa sul letto, inerme e nuda, abbandonata sotto i suoi occhi era la ricompensa agognata per tutte quelle notti insonni e roventi.
Le sfiorò i capelli di rame scostandoli dalla tempia candida così da scoprirle il viso minuto.
Sorrise.
Le dita scivolarono dolcemente sulla curva del collo indugiando sulla pelle per assorbire a fondo ogni sensazione di quella magica notte. Infine si arrestarono sul seno morbido e perfetto.
I capezzoli ancora turgidi risaltavano come alabastro rosa su tutto quel candore compatto.
Aveva deciso.
Era quella la cosa più bella.
Avrebbe messo tutto il resto nei neri sacchetti già aperti e pronti sul pavimento.
E dopo, quando tutto sarebbe stato finito, avrebbe sognato la prossima volta.

giovedì, agosto 03, 2006

Autocritica


Non è un mistero, sono comunista.
Però attualmente sono una comunista delusa. Sapete, le elezioni politiche avrebbero dovuto cambiare almeno il clima generale del paese…insomma… ci contavo.
Non che mi aspettassi chissà quali cose eclatanti, ma di certo alcuni piccoli segnali che gente di sinistra avesse finalmente preso le redini in mano per il bene comune.

Utopia.

E’ l’essenza del comunismo…noi cerchiamo il sole dell’avvenire non dimenticatelo!

Poi la vittoria risicata, i numeri scarsi al Senato, la pagliacciata della riconta dei voti.

Tutto questo gettava già un’ombra scura sul destino del neonato governo, come se l’Italia non lo avesse pienamente legittimato.

Come se noi gente di sinistra avessimo impunemente sgraffignato qualcosa dalle tasche della destra.

Eppure si trattava di una destra indifendibile!
Un branco di affaristi e speculatori con scarsissime virtù ed ancor meno scrupoli.

Questa destra non somigliava affatto ad una forza di governo, reazionaria magari…retrograda su questioni morali e sociali, ma almeno seria.

No, la nostra destra di certo non era seria, né tanto meno affidabile.

Dal nostro lato una coalizione che finalmente aveva firmato un programma comune, niente desistenze, niente equivoci di fondo.
Ma una folla di anime.

La maggior parte di esse riciclate e saltate alternativamente di qua e di la senza alcun ritegno.
Non era una bella prospettiva, e se lo dico io che sono comunista comunista potete darmi credito.

Poi l’evento mirabile…una cosa mai vista!

Un corteo di avvocati in piazza!
A scioperare!

Contro un decreto del Governo!
Oh cazzo! (pardon ^-^)

E insieme agli avvocati, tassisti e farmacisti.
Categorie da tempo immemore privilegiate che di colpo scendono a manifestare.
Ovvio che il pensiero corresse immediato a sognare una rivoluzione epocale.

Gli operai finalmente tutelati, le classi medio-basse sempre bistrattate innalzate una volta tanto alla gloria degli scranni parlamentari!

Uno scenario invero apocalittico…mancavano solo i verdi ad abbattere tralicci telefonici e poi si sarebbe avverata l’Utopia in Terra.
Invece abbiamo cominciato a perdere quota attimo dopo attimo.

Le missioni militari da rifinanziare, l’indulto da approvare, le ribellioni del ministro Di Pietro (oggettivamente ha ragione eh!), le ripetute fiducie da votare…

Siamo tornati i soliti democristiani di sempre.

Con il culo incollato saldo alla poltrona, inabili verso qualsiasi etica, sordi al richiamo dell’equità sociale.
Le solite vecchie facce di sempre, i nostri cari e amati riciclati che dopo anni e anni di transumanza tra aule di tribunali e procure sono ancora una volta riusciti ad appropriarsi del posticino in palio.

E noi qui ad attendere.

Non l’avvento del Comunismo eh…ormai per quello sono abbastanza rassegnata.
L’Italia non è mai stata di sinistra e in ogni caso l’ideale comunista si è smarrito chissà dove lungo il corso degli anni.

Ma almeno sarebbe auspicabile di avere uguali possibilità per tutti?

Avere l’opportunità di costruire un mondo più ospitale e sereno, dove poter allevare generazioni senza la spada di Damocle di guerre, fame, pesti e carestie?

E’ possibile tutto questo?

O rientra nella sfera dell’Utopia?

mercoledì, agosto 02, 2006

Nocturnalia


Cosa faccio di notte?
Scrivo.

Boh...ho voglia di scrivere.

Cosa scrivo?

Non lo so.

Le rime...noo lasciamo perdere...

Le mie rime sono come le casette disegnate da un bambino...rigide e prevedibili...spigolose come i loro tetti a punta.

Niente rime, non è cosa.

Non sono poetica mai.

Proprio non riesco a tradurre in musica quello che ho in mente, è un limite?

Mah...mi riescono meglio altre cose.

Non so che scrivere davvero...diciamo che è un post senza argomento.
Un esercizio ginnico per vedere quanto tempo le mie dita riescono a mantenersi agili battendo sui tasti mentre la mente è altrove...da un'altra parte...dissociata.

Più vado avanti meno penso, più scrivo più le cose scivolano via ed acquisiscono distanza.
Vengono collocate in un altrove slegato senza più possibili contatti con il mio mondo reale.

Dice Niccolò che sto scrivendo come una forsennata...va bene...è vero, lo ammetto.
Magari non sarebbe nemmeno il caso, ma credetemi...devo farlo.

Voi non leggete..o leggete come leggo io le cose noiose..un rigo si e dieci no...a saltelli.

Anche se tralasciate qualche brano non vi perdete niente, sapete.

Si, perchè davvero questo post è inutile...oddio...per voi.
Per me, vi assicuro e ve lo garantisco, è di vitale importanza.
Andrò avanti tutta la notte se è necessario, senza smettere.

Perchè?
Mah...perchè mi va.

Perchè fa caldo, perchè non ho sonno, perchè non voglio riflettere.

Voglio solo perdere i sensi tramortita sulla tastiera smemorando.

Azzerare la coscienza tirando fuori le parole dall'anima...come se in questo modo potessi riuscire a prosciugarla!

Non so forse che ho dentro un pozzo senza fondo?

Come Sant'Agostino con il secchiello in mano...tento di prosciugare il mare.
Bel tentativo eh!
Inutile, ma bello!

Se potessi avere pace, se potessi andare a letto senza dover pensare...ah quanto sarei felice!

Come invidio coloro che conducono un'esistenza serena, senza scossoni...senza deliri..senza dubbi...senza inquietudini.

Senza niente.

Sto paurosamente amando il nulla ultimamente, sapete?

La calma piatta di una mente sopita.

Perchè la felicità sta sempre nell'immediatezza...appena ci costruiamo una domanda su...puff!
Crolla il piccolo castello di carte.

Ma io che sarei senza domande?

Io che davanti al rosso striato di un tramonto mi perdo parzialmente riconducendo ogni singolo brandello di luce ai miei stati d'animo.
Cos'è?
Ma mi hanno fatta male?
E' una tara genetica?
O familiare?

Perchè ogni cosa deve essere sezionata dalla mia mente malata?

Non posso accontentarmi di quello che ho?
Senza desiderare altro...

Senza voler conoscere ogni cosa, ogni piega del mio animo.

Basterebbe aprire la finestra (è già aperta anzi) lasciare entrare l'aria tiepida(eufemismo...arroventata) della notte e perdermi senza pensare più a nulla.

Cioè...io sono una lady di ferro certo...ma quella è una veste.

Un'armatura.

Sotto...chi sono?

Non lo so..ditemelo voi, se avete imparato a conoscermi, perchè io non lo so chi sono.
Ho un magma dentro, pietre roventi pronte a schizzare fuori come nella più spettacolare delle eruzioni.

Perchè vi parlo di me?
No...non è a voi che parlo!
Sto parlando a me stessa
.

Per mostrarmi da sola quanto è inutile ogni cosa che faccio.

Quanto tutto questo è tempo sprecato, sonno sprecato, amore sprecato.

Non posso dormire...sopportate.

Chiudete il blog..non leggete.

Io scrivo, ormai non posso fermarmi.

Forse questa è la cosa più vera, più intima anzi.


Grazie a te ho una barca da scrivere...ma nessun treno da perdere.
Passerà anche questa stazione senza far male?

Passerà questa pioggia sottile come passa il dolore?

Non mi interessa, sapete.

Non m'interessa più di tanto se passa il dolore.

In fin dei conti solo chi è vivo soffre.
Sono i morti a non sentire più nulla.

Io non voglio essere morta.

Ve lo dico...non scandalizzatevi...io voglio innamorarmi di nuovo.

Trovatemi un fidanzato, please!


Si lo so che ho già un marito eh...
Ma almeno smetto di scrivere
.

Cioè..fatelo pure per voi!

^-^

Follia pura eh....scusate O__o

martedì, agosto 01, 2006

Ridatemi Lost!


Mi manca Lost.
Dopo il contatto quotidiano che ho avuto con l’isola adesso sono in piena crisi di astinenza, anche se rivedere gli episodi un po’ aiuta.
Certo…non tantissimo, ma è in ogni caso un valido palliativo in attesa di ottobre.
Mi manca anche il mare.
La mia vacanza in Sardegna mi appare lontana nello spazio e nel tempo, come se l’avesse vissuta un’altra persona…magari la mia gemella cattiva (o buona…non saprei dire).
Il sole e il contatto ravvicinato con la salsedine hanno fatto bene al mio spirito e anche se “in loco” non me ne sono resa conto, adesso a posteriori so che è così.
Quella sabbia bianca e l’acqua trasparente hanno lasciato un segno profondo…onestamente non lo credevo possibile.
Sono sicura che starete pensando che nella mia Napoli il mare di certo non manca…eh vi confesso che il mare nostrum ha una connotazione che varia tra lo schifoso e il ributtante, passando per il vergognoso…sono anni che non mi ci avvicino!
Davvero, una costa meravigliosa danneggiata dall’incuria, dal menefreghismo e dalla scarsa coscienza dei nostri amministratori!
Quindi niente da fare, non sono folle al punto di bagnarmi in acque nere e limacciose. Non sarebbe il caso…non sarebbe nemmeno igienico.
Meglio restare a casa, in giardino a leggere un libro o ad oziare liberamente.
E’ così piacevole quando i pensieri vagano senza limiti e riempiono la testa con il loro fumo.
Dovrei avere più tempo da dedicare alle cose che mi rilassano…
Anche scrivere questo blog serve, ormai è diventata una nuova droga!
L’esercizio continuo della scrittura mi costringe a guardare a fondo e a portare a galla cose di cui avevo perso ogni traccia.

Rifletto di più e sto acquistando man mano una visione più precisa di eventi che fino a qualche tempo fa mi sfuggivano.
Che bella terapia!
Tra l’altro molto più economica di uno strizzacervelli.
Quando sono qui davanti è come essere stesa su quel famigerato lettino di pelle nera a cospetto del mio personale Dottor S.
E parlo…parlo…parlo…
Mi racconto le cose e le racconto anche a voi, ovvio…magari vi annoiomagari vi rompo le scatole…ma per adesso è così e va bene.
Per me va bene alla grande.
Grazie della pazienza eh.
^__^

Thunder Road


Questo non è un post. E' solo la mia canzone preferita, quella che avrei voluto fosse stata scritta per me. La lascio qui perchè mi va di condividerla con voi.
Peccato che non possiate ascoltarla insieme a me...


Thunder Road

The screen door slams
Mary's dress waves
Like a vision she dances across the porch
As the radio plays
Roy Orbison singing for the lonely
Hey that's me and I want you only
Don't turn me home again
I just can't face myself alone again
Don't run back inside
darling you know just what I'm here for
So you're scared and you're thinking
That maybe we ain't that young anymore
Show a little faith, there's magic in the night
You ain't a beauty, but hey you're alright
Oh and that's alright with me
You can hide `neath your covers
And study your pain
Make crosses from your lovers
Throw roses in the rain
Waste your summer praying in vain
For a savior to rise from these streets
Well now I'm no hero
That's understood
All the redemption I can offer, girl
Is beneath this dirty hood
With a chance to make it good somehow
Hey what else can we do now
Except roll down the window
And let the wind blow back your hair
Well the night's busting open
These two lanes will take us anywhere
We got one last chance to make it real
To trade in these wings on some wheels
Climb in back
Heaven's waiting on down the tracks
Oh oh come take my hand
Riding out tonight to case the promised land
Oh oh Thunder Road, oh Thunder Road oh Thunder Road
Lying out there like a killer in the sun
Hey I know it's late we can make it if we run
Oh Thunder Road, sit tight take hold
Thunder Road
Well I got this guitar
And I learned how to make it talk
And my car's out back
If you're ready to take that long walk
From your front porch to my front seat
The door's open but the ride it ain't free
And I know you're lonely
For words that I ain't spoken
But tonight we'll be free
All the promises'll be broken
There were ghosts in the eyes
Of all the boys you sent away
They haunt this dusty beach road
In the skeleton frames of burned out Chevrolets
They scream your name at night in the street
Your graduation gown lies in rags at their feet
And in the lonely cool before dawn
You hear their engines roaring on
But when you get to the porch they're gone
On the wind, so Mary climb in
It's a town full of losers
And I'm pulling out of here to win.


(Bruce Springsteen)