Dio mi ama?
Osservate il dipinto di Michelangelo...è Dio che crea Adamo o Adamo che crea Dio?
Dio mi ama?
Metto il punto interrogativo.
Se Dio esiste, mi ama?
E se mi ama, perché mi ama?
Perché Dio ha bisogno di amare me, o un qualsiasi altro essere?
Non è forse un Dio che ama incompleto? Mancante di qualcosa, di una parte di se che risiede negli esseri umani.
Ma anche nelle piante e nei sassi…se Dio ama…ama qualsiasi granello di polvere siderale.
O forse Dio ha una sua personale scala di gradimento?
Perché se così fosse mi verrebbe da chiedere su qual gradino mi trovo collocata…forse capirei della vita qualcosa in più.
Ma se Dio ama, allora ama tutti indistintamente, con lo stesso ardore.
Quindi è implicito che Egli, l’Altissimo ed Onnipotente, abbia bisogno anche di me…piccola cosa amorfa gettata nel fango terrestre, prigioniera della materia e schiava del Tempo che scorre.
Cosa ho io da dare a Dio?
Le mie preghiere?
La mia sofferenza?
Il sacrificio quotidiano dell’esistenza?
Cosa se ne fa Dio di queste cose?
Dio è amore…ma l’amore non è forse un sentimento umano?
Umano, troppo umano questo Dio!
Una personificazione che Adamo stesso ha creato a sua immagine quando ha tremato per l’orrore di essere solo e privo di senso sotto un cielo trapuntato da miliardi di stelle!
Perché con l’apparizione di Dio tutto acquista valore…il dolore, la sofferenza, la morte, il male.
Sono monete di scambio spendibili nel Regno dei Cieli.
Eppure io non credo.
Non ho bisogno di trovare una giustificazione al male o al dolore.
Essi sono.
Basta questo, la vita scorre e quel Dio che sostiene di amarci non pone rimedio.
Io credo che ci derida soltanto.


14 Comments:
Freudiana l'immagine dell'Uomo che crea Dio a sua immagine.
Clap clap :)
Adesso aspetto le reazioni ^-^
Se domani trovate un nuovo post vuol dire che nemmeno questa volta mi ha fulminata!
Ho la sensazione di avere qualcosa a che fare con la genesi (michelangiolesca) di questo post...
La risposta è sì.
Eheh Claudio, hai molto a che fare.
Il guaio è che fondamentalmente io credo davvero che Dio mi ami, ma non trovo alcuna consolazione in questo.
Nessuna miglioria della mia esistenza terrena.
E dell'aldilà non m'importa.
Che si fa in questi casi?
Il succo sarebbe: uno ha un sacco di problemi suoi, dubbi, turbamenti, emozioni forti, vaccate adolescenziali e tutte le altre cose che formano, nel bene e nel male, la personalità dell'individuo, e alla fine non ne può più, decide di mettersi in stand-by e di assumere Dio come gruppo di continuità :D
O almeno questo è quello che ho dedotto dalla spiegazione di Claudio fatta sul suo blog ^^
Però Claudio non si è messo completamente in stand-by, funziona solo ad intermittenza :P
Oook, me ne sono partiti 3, ma non è per ribadire il concetto, ma solo per problemi di connessione :P
Stefy, cancella pure gli altri due :D
Francesco, o tu hai dedotto male, o io mi sono spiegato peggio!
Il succo era: è arrivato un momento in cui mi sono reso conto che tutta "quella roba" poteva essere vera, anzi sapeva di vero più di qualunque cosa che avessi mai sentito. E non potevo andare avanti facendo finta di niente.
Comunque non è vero che funziono ad intermittenza, è che non posso fare il nuovo concorso di CR adesso che sono tutti in vacanza! :p
Che si fa in questi casi?
Se pensi che Dio esista e ti ami, allora ricambia l'amore.
Il che in gesti concreti si traduce spesso nell'amare chi ti sta accanto.
Questo ti salverà.
Ho dedotto male io :)
A me sembrava più un lasciare da parte determinate cose ed accoglierne altre.
Ragazzi, non pensiate che essere cattolici - credere all'amore di Dio - significhi stare belli e quieti chè tanto a noi i problemi non possono capitare mai.
Ho appena saputo che un mio conoscente, assai cattolico, ha tentato il suicidio.
Vivere da cattolico non è come quelle melense fiction per la tv, quadretti sdolcinati e irrealistici.
Sò cazzi.
Claudio, capisco perfettamente quello che dici, ma in questo momento la parola amore mi crea solamente disagio.
La considero un termine abbastanza vuoto troppo coincidente con egoismi personali e altre nefandezze.
Sarà il mio umore probabilmente, ma davvero non so trovare consolazione in nulla ora come ora.
Vabbè...apritemi un confessionale che magari mi converto ^_^
Fra..ho eliminato i commenti in eccesso ^_^
Quando Dio ti mette alla prova non c'è via di scampo...vabbè che a te non ti trova Domenico ^_^
Sei in una botte di ferro!
Il problema non si pone. Pensare di amare o non amare Dio è equivalente di pensare a partire o non partire per scoprire un nuovo continente (emerso) sulla Terra.
Non c'è. Stop.
Niccolò...la tua risposta non vale!
^_^
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