Cambio di rotta

Torno lentamente alla normalità.
La Sardegna resta placida al suo posto in mezzo al mare, la mia casa riprende il consueto aspetto da campo di battaglia che ha di solito (non sono una gran maniaca dell'ordine), l'acqua della piscina in giardino è di nuovo cristallina, il mio umore va gradatamente migliorando, l'antico amore ha raggiunto attraverso gli scarichi del water il posto che degnamente gli compete giù nelle fogne (stronzo che galleggia tra gli stronzi), scrivo di nuovo e mi diverto pure... io dico che va bene, no?
Nel gioco di equilibri che è la mia vita sono così abituata a districarmi tra passioni e affetti, tra doveri e piaceri, tra famiglia e libertà che la tranquillità mi sembra strana.
E' una stasi, non so cosa succederà in seguito.
Vi avviso dunque, questo non è un post...è un raccordo autostradale.
Anzi no..meglio...un cartello di cambio direzione.
Sto andando da un'altra parte e voi con me amici che leggete.
Perchè dove vado io, se continuerete a seguirmi, verrete anche voi vostro malgrado.
Non chiedetemi dove, non lo so. Ma come ho già detto in altre occasioni ( e non sono l'unica a farlo) il piacere è sempre e comunque nel viaggio.
Cosa lasci, cosa trovi, dove sarai, con chi sarai...è tutto ininfluente.
Sei tu in ogni caso, sei tu che cresci ad ogni passo, sei tu che muti e cambi e vivi e guardi le cose con il tuo occhio particolare.
Imprigioni ogni paesaggio dentro di te, ne sfrutti l'essenza a tuo uso e consumo, lo rielabori per riviverlo ogni volta che vorrai.
Assorbi ogni sensazione e ne fai tesoro senza nemmeno rendertene conto per chiederti poi un domani il perchè di quel sogno che ti ha destato durante la notte.
Quel sogno è figlio di ogni attimo che hai vissuto, di ogni metro del tuo viaggio.
Quel sogno sei ancora una volta tu sotto mentite spoglie mentre parli a te stesso di vicende lontane, perse nel tempo e nello spazio.
Che tu stia narrando di coste rosate battute dal vento o di vaste pianure smeraldo sotto il sole di luglio non ha alcuna importanza.
Sono tutte tappe del percorso.
Tasselli del tuo grande mosaico che scambi per volgari pietruzze colorate da quattro denari.
E invece bisogna tenere ogni cosa in gran conto.
Come un vampiro sensoriale, io non mi nutro di sangue ma di tutte queste emozioni.
Mi cibo di ciò che vedo e tocco.
Ne ho bisogno per guardare sempre meglio, per ascoltare con maggior attenzione.
Ho bevuto le coste in Sardegna conficcando i canini nelle pietre.
Adesso ho ancora sete.


9 Comments:
Fa piacere leggere che ti sei liberata di un'idea che ti faceva soffrire. Per restare nella tua brillante metafora, hai tirato la catena del cesso.
Buon proseguimento dell'incessante viaggio della vita. :-)
Ebbene si, Claudio. Tirato la catena. ^-^
Chiedo venia..determinati termini non mi sono abituali, ma come si dice dalle mie parti...quando ce vo ce vo!
Grazie dell'augurio.
Brava! è il momento di voltare pagina!!
Speriamo bene, ho un po' di cose da raccontarti!
TI mando il bacio della buonanotte!
Cri sono pronta ad ascoltare ^-^
Buone notizie spero, giusto?
Hai uno stile nel chiudere i post che ti invidio decisamente, Stefy!!!
Per il resto...alza la vela, capitana. Ti seguiamo!
E non ci fidiamo della prima lucina che vediamo sul radar!!!;D
Hai fregato la foto a Francesco però...non si fa!^__^
Nicco il mio professore di letteratura al liceo diceva, citando non ricordo chi...ahimè, che un buon testo è come uno scorpione. Deve avere il veleno nella coda.
Normalmente (quasi sempre) io imparo bene le lezioni e le ricordo a vita ^-^
Da ciò derivano le mie chiusure di post.
Quanto alla rotta nuova da seguire...beh non sarò fuorviata da lucine sul radar ^-^ e nemmeno dai canti delle sirene, ma non posso promettere che sarà una navigazione tranquilla.
Il momento di essere forti è arrivato e lo sappiamo bene!
Te l'avranno già detto in tanti...ma scrivi davvero bene!
Complimenti!
Clà
Grazie Cla, almeno non annoio i miei amici.
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