Crocifissione

(Gioco a ping pong con il blog di Niccolò adesso)

Facciamoci del male.

Autocommiseriamoci.

Perché non basta quello che già il mondo pensa (e non dice) di noi.

Non bastano i frizzi e i lazzi che quotidianamente tutti, anche gli amici, anche coloro che più ci sono vicini, lanciano sulle nostre fragili spalle.

Dobbiamo anche farci del male da soli.

Vederci brutti, inadeguati, stupidi…

Assecondiamo la visione che gli altri hanno di noi, avanti…sotto a chi tocca!

Sparate a zero su di me mentre io vi mostro la caricatura di quello che sono.

Non la reale rappresentazione ( che poi già reale rappresentazione altro non è che un compiacente ossimoro per definire qualcosa che è nell’impossibilità di esistere) non la reale rappresentazione, dunque, ma la gobba e ghignante caricatura di me.

Vi spiano la strada.

Voi volete vedere un mostro e io, accondiscendente, ve lo regalo.

Preferite vedere l’egoismo, la grettezza, la meschinità…vi assecondo!

Ecco la me egoista, gretta, meschina.

Ogni bravo istrione deve saper compiacere il suo pubblico.. altrimenti tanto vale scendere dai coturni e gettarli alle ortiche.

Se io fossi buona, dolce, imbevuta di gentilezza fin dentro le più segrete ed intime pieghe del mio animo, voi in ogni caso, armati di lente d’ingrandimento, andreste alla feroce ricerca del granello di polvere, della chiazza di lebbra.

Allora perché darvi tanto scomodo compito…il marcio ve lo mostro in superficie, lo faccio galleggiare come una puzzolente macchia di petrolio davanti ad un bianco atollo del Pacifico.

Tanto non vedreste mai la candida barriera corallina, pensereste solo alla sozzura che imbratta la costa.

Scialate, godetevi le macchie ed il fango.

La mia anima, quella che davvero io sono, resta chiusa sotto chiave.

Non ve la concedo per nulla al mondo e anche volendo concedervela non la comprendereste mai, quindi se permettete…è un piacere tutto mio osservarmi allo specchio.