EffimeraMente

Pensieri in continua mutazione ed evoluzione

venerdì, giugno 16, 2006

Solipsismo - Lezione n.1

Glossario Propedeutico

Gnoseologia: dal greco gnosis (conoscenza) e logos (discorso); Discorso sulla Conoscenza, ovvero ricerca della Verità.

Solipsismo: dal latino solus (solo) e ipse (stesso), ossia "solo se stesso". Credenza metafisica che l'esistenza in quanto tale sia solo parte degli stati mentali dell'individuo stesso, in altri termini: tutto ciò che esiste è creato dalla (o è parte della) mia coscienza.

Verità: Fondazione ultima di ogni cosa, vale a dire del processo del pensare, della struttura del pensiero, della realtà, dell’uomo, del mondo, di ogni universo conosciuto. Assioma non dimostrabile, ma capace di spiegare Tutto. Quindi “motore immobile che tutto muove e da nulla è mosso”, conosciuto anche come DIO in quella personificazione di un concetto astratto che è stata fatta ad uso e consumo dei “semplici”.

Semplici: Dubbio enorme. Mi è consentito l’uso di tale termine senza timore che qualcuno passando da queste parti ne ricavi offesa? Per fugare ogni possibile equivoco con il termine “semplici” intendo quella tipologia di persone che non ha interesse alcuno nell’approfondire tematiche più complesse tipiche dell’indagine filosofico/scientifica e si accontenta della conoscenza sensibile.

OK?

Ok…

Esiste Verità?

Anzi, esiste Verità che non sia “conoscenza sensibile”?

E’ possibile quindi una gnoseologia, ovvero un’indagine sul fondamento di ogni discorso, di ogni teoria, di ogni scienza?

Analizziamo.

Il problema è la conoscenza sensibile.

Quante volte abbiamo detto: “E’ vero! L’ho visto con i miei stessi occhi!”

Ecco, questa proposizione è assolutamente errata. Equivale infatti a dire ” E’ vero! L’ho visto in TV!”

Crediamo noi ad ogni cosa che passa sui nostri teleschermi?

Lasciatemi supporre che anche per voi non sia così.

La conoscenza sensibile non è la verità.

La conoscenza sensibile è un Cavallo di Troia.

Attraverso i nostri sensi non cogliamo altro che l’apparenza, il manto, l’involucro di cui si è rivestito l’Universale per sfuggire al nostro occhio indagatore.

Tutto quello che esiste è prigioniero dei nostri sensi che offuscano, ingannano, condizionano ogni percezione.

La stessa cosa può apparirmi bella o brutta in momenti diversi del medesimo giorno; il tempo scorre ora rapido, ora fluisce lento a seconda dell’umore; una persona può sembrare lontanissima pur avendola accanto o vicinissima quando abita all’altro capo del mondo.

Lo dico?

Tutto è relativo!

I sensi, la cultura, l’istruzione, il ceto sociale (anche quello si), il paese d’origine… tutti questi parametri condizionano immancabilmente le nostre piccole verità individuali.

La mia percezione è limitata al raggio d’azione del mio udito, del mio sguardo.

Chi mi assicura che dietro le mie spalle, lì dove l’occhio è impossibilitato a guardare, il mondo continui ad esistere?

Mi giro e lo vedo…ma non vale! Se mi giro…ovvio che io veda.

Ma se non mi giro…esiste? Continua ad esistere?

O siamo personaggi dipinti su di uno sfondo bidimensionale?

Descritti… partoriti…dalla mente di un pazzo… di un folle…di un pittore…di uno scrittore…di un poeta che ci rappresenta e ci anima.

E se non è possibile mai riuscire a cogliere l’Universale, se esso ci resta precluso a dispetto di ogni tentativo, anche il più ardito, che possiamo concepire… meglio non sarebbe arrendersi ed accettare la conoscenza sensibile senza indagare oltre?

Come i “semplici”.

Ci riuscite?

Avete fede che il mondo sia uguale a quello rinchiuso nella mente del vostro Dio?

Io mi sento defraudata.

31 Comments:

Anonymous Anonimo said...

AAArgh!
Allora...

Domanda fondamentale: esiste verita?
La risposta non può che essere sì. C'è sicuramente un'affermazione che descrive meglio di altre lo stato dell'universo: se Dio esiste, la frase "Dio esiste" è vera, se non è esiste la frase "Dio non esiste" è vera. Se il mondo è una creazione della mia mente, la frase "il mondo è una creazione della mia mente" è vera; se il mondo esiste a prescindere da chi lo guarda, la frase "il mondo esiste a prescindere da chi lo guarda" è vera.
Insomma, si può esser certi che esiste la verità, solo perchè noi sappiamo che esiste l'ESSERE (quand'anche esso coincidesse con la nostra coscienza, la sola cosa di cui possiamo essere cartesianamente sicuri).
La verità è il modo di essere dell'ESSERE. Le cose che sono, sono vere.

8:00 AM  
Anonymous Anonimo said...

Domanda seconda: dimostrato che la Verità esiste, essa è conoscibile dall'uomo?
L'uomo possiede tre strumenti gnoseologici principali. I primi due sono i sensi e l'intelletto, comuni a tutto il genere umano; il terzo è l'intuizione mistica, che solo alcuni sperimentano e che perciò gli altri possono rifiutare come strumento valido.
La tua analisi si basa sulla conoscenza sensibile, il primo e più elementare strumento gneoseologico che l'uomo si trova ad usare.
Tu dici che "tutto è relativo", perchè tutte le sensazioni percepite da un uomo sono percepite da quel singolo uomo. In questo senso la frase è una tautologia, perchè se dico "io percepisco questo" è ovvio che dico "lo sto percependo IO e non altri".

8:21 AM  
Anonymous Anonimo said...

Come posso essere sicuro che le mie percezioni sono vere, e non un inganno della mia coscienza? Qui soccorre il secondo strumento gnoseologico, cioè l'intelletto. La razionalità. Ragionando sulle mie sensazioni, io posso ordinarle e sistematizzarle in un insieme coerente.
Esempio: partendo dalle sensazioni delle forme, uomini valenti hanno sistematizzato la matematica e la geometria. In questi campi dal sapere è vero che 1+1=2, che un punto è diverso da una linea, e così via.
Nel momento cui dico "1+1=2" io sto percependo questa conoscenza, dunque essa è soggettiva. Ma essa è anche relativa, nel senso "qualcuno potrebbe lecitamente dire che 1+1=2 è falso"?

8:39 AM  
Anonymous Anonimo said...

Un bel modo per confutare il solipsismo è l'esistenza dell'Altro. Del nostro prossimo. Il solipsismo è frutto del Cogito cartesiano, con il quale la riflessione filosofica ha assunto come perno di partenza la coscienza dell'individuo.
Ma l'individuo, obietto io, non è una monade. Non esiste un solo individuo. Ne esistono tanti. L'Altro esiste, e se Io dico che lui è solo una mia illusione (che, quando mi volto per non guardarlo, smette di esistere), lui potrebbe fare lo stesso con me.
Oppure, se io vedo un sasso e penso "questo sasso esiste solo se lo vedo", e mi volto per non guardarlo, un'altra persona può dirmi "tu non stai guardando il sasso, ma ti assicuro che esiste ancora". Prevedo l'obiezione: non hai dimostrato che il sasso esiste, perchè il fondamento di quest'affermazione è sempre la conoscenza sensibile di qualcuno che potrebbe essersi illusa! Rispondo: IO non ho visto il sasso, ma qualcun altro sì. Se le cose esistono solo se io le vedo, com'è possibile che l'Altro vedesse una cosa che Io non vedevo?
Si può obiettare che l'Altro potrebbe essere un'illusione dell'Io, al pari del sasso. Sono Io che ho immaginato il sasso e poi ho creato un Altro che mi parlasse del sasso.
Ma l'Altro con cui umanamente mi confronto non è un singolo Altro, bensì milioni e milioni che interagiscono tra loro in relazioni a cui io non prendo parte. Ho immaginato io le fluttuazioni del mercato azionario giapponese, un nuovo libro della letteratura sudamericana, la partita di calcio del campetto all'angolo di strada? No. Eppure di questi eventi, dopo che sono accaduti, posso venire a conoscenza perchè me li dicono gli Altri.

L'Altro esiste proprio come esisto io. Gli devo riconoscere la mia medesima dignità ontologica. Per questo posso amarlo "come" me stesso. E se io e lui esistiamo, e nessuno è l'illusione dell'altro, esiste anche uno spazio neutro in cui possiamo coesistere. Il mondo.
Il mondo esiste.

9:00 AM  
Anonymous Anonimo said...

Secondo me il mondo non è uno spazio neutro. Per me noi vediamo ogni esperienza, viviamo ogni esperienza, come frutto della nostra unicità. Siamo unici, e nessuno sarà mai come noi. Il secondo passo secondo me è amarsi.
'Tutto è relativo' è stato forse uno dei più grandi colpi che la scienza ha dato alla religione. Impossibile non tenerne conto. 1+1=2 non è sempre vero e la teoria quantistica mi dice che in un altro mondo governato da antimateria potrebbe essere vero tutt'altro. L'universo quantico è molto meno stabile ed immutabile di quanto potevamo supporre, ogni atomo è energia, noi siamo energia in movimento. Vediamo che addirittura i pensieri di colui che guarda possono influenzare la materia.
Sento molto forte la situazione di smarrimento, se c'è, di Stefania, la vivo anche io nel chiedermi, nel non accettare la semplice visione dell'esistenza e fermarmi lì. No io voglio investigare. Voglio andare oltre il visibile. Tu Claudio vuoi andare oltre il visibile? O per te l'invisibile è solo quello già catalogato ed immutabile? Quello che non si può smuovere di un millimetro perché ci sono solo i quattro vangeli canonici ed ahimé tutto è già scritto?
Volgarmente potrei dirti che non ho perso una puntata di Twin Peaks, dove David Lynch ci mostra un mondo nascosto, un fulcro di passioni che non si mostrano ma si fanno intendere, la nostra forza umana e lussuriosa quanto naturale che cozza con le limitazione che le sessuofobie del passato tendono a nominare solo come erronee e peccaminose. Quello che io vorrei è infrangere il sistema, e ti posso dire un sistema che rende schiavi. Schiavi di una visione del mondo troppo "semplice" che io rifiuto. Rifiuto le catene, i vincoli, rifiuto i limiti. Poi si possono chiamare come si vuole. Ma nella mia natura di prigioniero io sogno soltanto una cosa: Evasione.
Con droghe o realmente. Ciao :-)
Spero senza offesa, siamo persone che si incontrano e discutono. Siano le nostre idee a trasfomarsi in cavalieri impavidi ed affrontarsi in singolar tenzone.
FroZen

10:21 AM  
Anonymous Anonimo said...

Io vorrei solo sapere perchè, quando faccio un discorso sul piano di ragione, mi si ributta sempre in mezzo la religione e mi si dice "eh sei tu che non ti vuoi muovere dai 4 vangeli..."
E poi qualcuno parla di com'è brutto essere etichettati.

10:43 AM  
Anonymous Anonimo said...

Mi spiace Claudio. Ho risposto ad un discorso che secondo me esisteva tra le righe. Non capisco che cosa ti scocci. Ho risposto ad una tua idea, oppure tu vuoi dirmi che quando tu commenti una cosa non lo fai sempre e comunque da un punto di vista cristiano. Credo sia così, se così è accetta le mie critiche oppure fanne a meno. Libero tu, ma libero io di puntare su cose che comunque sono insite in te. Sorry.
Frozen

12:46 PM  
Anonymous Anonimo said...

Facendo un esempio molto semplice, caro Claudio, potremmo dire che tu sei aristotelico ed io sono socratico. Ma semplificando un casino, capisci? Io ho letto che sei tornato a parlare della monade, del tuo rifiuto del pensiero individualista. Io lo posso capire, ma se da questo poi arrivi a definire la realtà una cosa concreta che non si può assolutamente negare e negare tantomeno la soggettività della nostra posizione nei confronti della società esistente.
Dal mio punto di vista uno può vivere l'incontro con l'altro come meglio crede. E nell'amore, che per me è la più bella forma di rapporto umano, credo che esistano tante sfumature d'amore quante sono le persone esistenti sulla faccia del pianeta. Tu dici che la collettività nel suo insieme è importante. Io ti rispondo, da romantico spiaccicato, che per me la persona che in quel momento amo per me è tutto il mondo ed i suoi confini ed io riesco a guardare il mondo unicamente attraverso i suoi occhi, lei chiamiamola anche Sofia e quindi Principessa di ogni Cognizione Filosofica è la mia Unica Porta. Io la elevo ad Unica Porta.
E per me la sua mente relativa, perché la mente è relativa, è la mia risposta al mondo come esso è al di fuori.
Einstein, vorrei studiarlo e studiare la relatività, da cui nasce il famoso detto "tutto è relativo". Un pò di studio sulla relatività sarebbe importante. Anche se difficile, visto che si è detto che solo pochi riescono ad assimilare bene i concetti sulla relatività del grande Einstein.
Io rispetto fortemente il tuo essere cristiano Claudio, permettimi se leggo un tuo concetto di rilevarci la tua forma mentis che nasce dal considerarti facente parte del cristianesimo cattolico. Io il cattolicesimo un pochino lo conosco perché sono nato in una società che lo conosce, lo pratica, bene o male a noi ora non interessa.
La Chiesa afferma che tutta la sua dottrina è sì mutabile ma in forma minima, perché per quanto esista il culto dei santi e le apparizioni mariane, esse saranno sempre e solo corollario.
La dottrina cattolica si basa essenzialmente sulla vita di Gesù, più sulla sua morte e risurrezione, e per i cristiani quello è tutto ed è già stato scritto interamente. E' immutabile.
Da questo punto di partenza io penso che chi si dichiara cristiano non possa in alcun modo accettare il relativismo. Ma neanche forse la teoria della relatività. Solo che la teoria della relatività è scienza, è mutamento.
Per quanto mi riguarda io ho comunque parlato di confronto tra idee e non tra persone. Non discuto minimamente la persona, Claudio. Ma puoi star sicuro che il tuo rifiuto dell'individualismo non è che mi trovi concorde.
Noi siamo individualisti. Se ci pungono sentiamo dolore. Credo che il "buon filosofo" non possa iniziare la sua dialettica senza ammettere il suo essere individuo, ed in quanto tale individualista. Senza ipocrisia.
"Cogito ergo sum"? Esattamente.
E' tutto catalogabile ed identificabile?
Comincia con le stelle :-)
FroZen

1:12 PM  
Anonymous Anonimo said...

A parte il riferimento finale all'amare l'altro "come" sè stessi, che si può anche togliere senza ledere il senso del discorso, io ho argomentato razionalmente sul solipsismo e sull'esistenza della verità. Avrò detto delle gran cazzate, ma erano cazzate dette sul piano razionale.
Mi scoccia che, qualunque cosa io dica, mi si risponda dicendo "eh, ma tu sei cattolico". Vuol dire che non si è letto con attenzione quanto ho scritto, che sono stato etichettato a priori.

1:17 PM  
Anonymous Anonimo said...

Per Stefy. Sono ammirato e mi piace molto il tuo discorso sul solipsismo. Credo di essere un solipsista, anzi ritengo che chi afferma di non esserlo neghi una evidenza.
FroZen

1:18 PM  
Anonymous Anonimo said...

Quindi io non posso argomentarti come riesco e come posso?
Allora caro Claudio per evitare di ferirti eviterò di commentarti del tutto.
Perché il mio diritto ad esprimere il mio pensiero mi dice che se non posso argomentare un tuo concetto e dialogare con te come "io" meglio credo è per me preferibile evitare di ferirti. Non puoi pretendere che io dialoghi con te soltanto nei canoni che "tu" vuoi. Questo è dittatoriale e con le persone totalitarie io evito ogni rapporto. Scusa ma sono schietto.
FroZen

1:21 PM  
Anonymous Anonimo said...

Stefy, una domanda diventa palpabile ed importante nel tuo discorso. Esiste la Verità?
Secondo me esistono tante verità ed è anche la bellissima lezione del professore in "L'attimo fuggente" dove invitava i suoi alunni a salire sopra i banchi con i piedi (pensare quanto sono tradizionalisti quegli istituti) per poter cogliere tanti diversi punti di vista.
Questo è un esempio bellissimo. E' la mia idea di apprendere. Quindi non può esistere una unica Verità Immutabile, sarebbe come negare che noi ci evolviamo. L'evoluzione è modificazione. E' contaminazione. Cosa sono le contaminazioni del pensiero, delle nostre culture con altre?
Cos'è il dialogo se non accettazione del compromesso?
Che cos'è il compromesso?
Secondo me occorre cercare le affinità elettive con le persone che vediamo simili a noi. Senza essere obbligati a cambiare, ma condividendo la nostra singola esistenza individualista.
FroZen

1:29 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ho parlato di molte altre cose oltre a parlare dei quattro vangeli. Ma tu hai evitato del tutto di confrontarti, malgrado tutto sono qui per discutere tutte le volte che vuoi. Ma discuti delle idee e non di come io pongo le idee.
Non puoi prendertela se io rilevo determinate cose dai tuoi testi, devo forse ricordarti che ogni nostro testo ha un suo metatesto nascosto?
Non ci posso fare niente se vado dal testo al metatesto rispondendoti.
Quello che recepisco io è soggettivo. Oppure metti in discussione il mio diritto di dedurre soggettivamente un dialogo o un concetto?
Sarebbe grave...
Claudio io sinceramente ci avrei scommesso che tu eri contrario al solipsismo, ancora prima di leggere la prima riga lo immaginavo.
Con questo non ti critico, ma dico che non possiamo leggere un testo senza pensare ai concetti chiave di una persona. Non lo fa nessuno.
La tanto decantata obiettività assoluta e neutra, bandendo la relatività, è per sua stessa natura impossibile.
Come "filosofo mancato" posso usare idee forti per esprimere i miei concetti, le mie idee, non ci posso fare nulla ma rivendico fortemente (e sorry ma è così) un diritto inviolabile di essere padrone del mio pensiero e di come muovo il mio pensiero.
FroZen Solipsista ;-)

1:38 PM  
Anonymous Anonimo said...

Non puoi pretendere che io dialoghi con te soltanto nei canoni che "tu" vuoi. Questo è dittatoriale e con le persone totalitarie io evito ogni rapporto.

Caro Federico, dittatoriale cosa? Se io ti dico una cosa, e tu mi rispondi con un'altra cosa che non ci azzecca niente con la prima, questo contraddice l'essenza stessa del dialogo.
Io ti faccio un discorso a-confessionale, di filosofia naturale, e tu mi rispondi "e ma te sei cattolico". Permetti che mi sento un attimo sconfortato, perchè vuol dire che di ciò che ho scritto non è stato capito proprio nulla.

1:40 PM  
Anonymous Anonimo said...

Mi spiace il tuo sconforto e cerco di capirlo.
Ti rispetto e credo tu lo sappia bene. Ma sbaglio o scientificamente non è sempre vero che 1+1=2?
Anche di quello ho parlato.
Ancora, sinceramente, la tua visione è aristotelica o socratica?
Chiedo, senza assolutamente voler giudicare le tue posizioni.
Tu mi dici che esiste una realtà obiettiva ed immutabile.
Ma che esista possiamo anche accertarlo. Ma potremo mai vederla senza passare per i nostri cinque sensi corruttibili e soggettivi?
Non potremmo forse dire che esiste una realtà manifesta ma che noi potremo solo vederla attraverso di noi. Non siamo noi in quanto individui l'unica porta per dialogare con il mondo?
Scusa se ti ho detto che con i dittatori evito ogni rapporto. Era nel pathos del discorso, che come sai mi rende parecchio impulsivo.
Era una boutade. Prendila così.
Sai che comunque ti voglio bene.
FroZen

1:46 PM  
Anonymous Anonimo said...

Quello che recepisco io è soggettivo. Oppure metti in discussione il mio diritto di dedurre soggettivamente un dialogo o un concetto?
Sarebbe grave...


Oh bella, certo che metto in discussione il diritto della gente di fraintendere quello che IO ho scritto. Se io ho scritto una cosa, e tu non hai capito quello che volevo dire, ho il diritto di fartelo notare. Che poi è lo stesso discorso che faceva Stefy: se i filosofi hanno detto certe cose, e hanno usato certe parole con un preciso significato, non è che puoi arrivare tu e "dedurre soggettivamente" quei concetti nel modo che più ti aggrada.

1:46 PM  
Anonymous Anonimo said...

Credo che Stefy sarà contenta che un suo post crea tanta animosità intellettuale eheheh...
FroZen

1:47 PM  
Anonymous Anonimo said...

Io in quanto solipsista non nego che l'altro esista. Ma metto in primo piano come io percepisco l'altro che non come esso è. Questo è solipsismo.
Io non nego la realtà oggettiva, ma nego la difficoltà di avere una visione oggettiva e neutra. Anzi la giudico quasi impossibile.
Mah.. forse avrei dovuto incazzarmi per tutte le volte che sono stato frainteso io?
Se tu palpeggi un seno ad una ragazza in un autobus e questa è una tua amica, può benissimo starci e sorridere e dirti sempre sorridendo che sei un porco.
Oppure può essere una perfetta sconosciuta che potrebbe rifilarti un calcio nelle palle.
Ma sbaglio o sarebbe scientificamente il medesimo palpeggiamento?
Soltanto non è forse che la visione del soggetto sia fondamentale per capire in questo caso la natura del fatto?
Abbiamo un fatto: palpeggiamento del seno... ed abbiamo due autori, il palpeggiatore e la palpeggiata. Ma in questo contesto la natura dei soggetti è fondamentale per capire il fatto.
Relatività. :-)
Pace Claudio? Posso dire che io mi sforzo di essere obiettivo ma spero che tu ammetterai che in un testo non si può credere che tutto verrà recepito come viene scritto.
Stephen King nel libro On writing dice che la scrittura è telepatia.
Bellissimo esempio.
Ma essendo telepatia non puoi pretendere che dal cervello a al cervello b tutto passi inalterato.
L'alterazione è inevitabile e forse la vita è bella proprio per questo.
FroZen

1:55 PM  
Anonymous Anonimo said...

Credo che 1+1=2 sia perfino stato dimostrato matematicamente da Bertrand Russell, con una dimostrazione lunga pagine e pagine. Non so se esistano altre matematiche in cui 1+1 è diverso da 2, ma se queste matematiche esistono (un po' come esiste la geometria euclidea e quelle non euclidee) esse hanno comunque delle regole proprie, oggettive, che il singolo non può modificare a piacimento.
Non è che domani mattina mi alzo e decido che il teorema di Pitagora non è più valido, insomma.

Se sono aristotelico o socratico non posso rispondere, perchè non so tu che intendi per aristotelico e socratico. Diciamo che sono un realista, nel senso che credo nell'esistenza della realtà. L'uomo può percepirla attraverso i sensi, che non sono infallibili, e può vagliare ciò che percepisce con l'intelletto per sopperire alla fallibilità dei sensi. Anche l'intelletto non è infallibile, ma siccome esso consta di operazioni mentali comuni a tutto il genere umano, un individuo può accorgersi che il ragionamento di un altro individuo è sbagliato. E perciò, lentamente e gradatamente, con un lavoro che può durare generazioni, si arriva alla Verità, che è l'esatta comprensione della realtà.

1:57 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ma infatti una visione "oggettiva" non è esiste, perchè nella visione è implicito il vedente, che è appunto un soggetto.
Il problema è malposto. Non dobbiamo chiederci se la visione sia oggettiva o soggettiva, ma se se sia esatta.

2:00 PM  
Blogger TheCopywriter said...

Andate a cagare tutti e due! ^__^

Bella discussione però...menomale che è arrivato Fede altrimenti sembrava un monologo :D

Io grazie a tu-sai-cosa(stefy) ho superato anche la barriera solipsistica e forse anche quella nichilista...partendo proprio dal tuo post(ah, i cluster..)...se Verità=Certezza e se ci si rende conto che la Certezza non esiste...

1+1=2. Ma io non ho mai visto un 1, se non disegnato. Io ho UNA mela + UNA mela. Ma se le metto insieme non ho 2 MELE, ma UNA+UNA mela.

2:25 PM  
Anonymous Anonimo said...

eheheh.. giusto Nic.

Mah, mi sono riletto un pò di quello che dicono su Socrate e Aristotele, forse io intendo che Socrate con il suo metodo di dirsi ignorante e di dialogare con chiunque per strada era attento al soggetto (dunque la sua soggettività come centro) mentre Aristotele nell'aver etichettato tutto in modo tanto attento lo vedo come uno che crede che esista una unica realtà ben rilevata e definita.
Socrate quindi come colui che era interessato a come la persona prendeva la verità o la Verità (vedete voi se maiuscole o non maiuscole) mentre Aristotele dovendo etichettare tutto non poteva certo pensare che il giorno dopo l'elefante sarebbe diventato pesce, anche se magari dopo milioni di anni e per un discorso di selezione naturale darwiniana (e per fortuna Darwin non c'era ancora, chissà che cosa gli avrebbe detto alla sua idea che l'uomo discende dalla scimmia)...

2:32 PM  
Blogger ladymachbet said...

prima di leggere tutto quanto...arghhhh 22 commenti!
Ma di sabato mattina non avevate meglio da fare? ^-^

3:27 PM  
Anonymous Anonimo said...

Nic, questa delle mele poi me la spieghi...

3:34 PM  
Blogger ladymachbet said...

Allora, ho letto.
Ordine prima di tutto.
Le argomentazioni di Claudio sono le confutazioni classiche del solipsismo e qui non ci piove.
Fede(rico)non FEDE(altrimenti ci incartiamo ^-^) non si tratta di essere cattolici, apostolici e romani...si tratta solo della confutazione classica ed è perfettamente giusta, Claudio sa bene di cosa parla. Detto ciò sono convinta che ognuno approccia la realtà in modo squisitamente unico da individuo ad individuo...da qui solipsismo gnoseologico.
Io ho analizzato il primo grado di Verità, la conoscenza sensibile appunto, perchè è quella su cui tutti indiscriminatamente basano le proprie conoscenze...per intelletto e salto mistico ci vuole un livello un po' più elevato.
La conoscenza sensibile per me resta ingannevole perchè filtrata da un numero elevato di variabili.
Bello che il mio post abbia suscitato una discussione stimolante...ma non accapigliatevi.
Siamo tutti disposti al dialogo e infine...per me esiste Verità!
Il mio disagio sta proprio nell'impossibilità di coglerla senza dover ricorrere alla FEDE non Fede(rico) questa volta ^-^

3:43 PM  
Blogger ladymachbet said...

Dimenticavo le mele di Nic...
2 mele sono la trasposizione concettuale di 1mela+1mela...è la conoscenza sensibile che si fa teoria e si rende universale.
Ah Claudio...però non necessariamente 1+1=2...questo accade nel nostro universo che segue determinate leggi...io posso concepire un luogo in cui 1+1=11 e se tutte le leggi che vado ad intersecare perchè questo assioma sia vero..non c'è verità che tenga: 1+1 sarà sempre 11.

PS Nic...voglio sapere tutto della tua svolta verso il nichilismo ^-^

3:49 PM  
Anonymous Anonimo said...

Ma quanto parlate di Verità le date una accezione morale o semplicemente di oggettività?
Perché per me la accezione morale deriva da una soggettività intrinseca e questo è ineliminabile. almeno per me :-)

3:56 PM  
Blogger ladymachbet said...

La domanda è complicata Fede...diciamo che i due aspetti sono inscindibili.
La Verità è oggettiva in quanto Verità altrimenti non sarebbe Verità affatto ed essendo oggettiva (universale meglio) ha necessariamente una valenza etica.
Però è anche vero che l'Etica è una categoria dell'agire umano e in quanto umana non appartiene a "Dio", l'Etica fa parte della Verità, ma non si identifica con essa...cioè la proposizione Verità=Etica è sbagliata.
Qui ci sono Spinoza ed Hegel...se ci addentriamo a spiegare non la finiamo più ^-^ se non è chiaro...chiedi ancora.

4:35 PM  
Anonymous Anonimo said...

Sì, possiamo immaginare che esista un universo in cui 1+1=11, ma nondimeno è vero che nel nostro universo 1+1=2. E la presenza di questo ipotetico universo in cui 1+1=11 non annulla la presenza del nostro universo in cui è vero che 1+1=2.
Come per la geometria euclidea: esistono altre geometrie in cui il Quinto Postulato di Euclide non vale, però è vero che nella geometria euclidea esso vale. Queste due verità non si annullano a vicenda, ma fanno parte di un sistema più vasto che comprende la totalità delle geometrie concepibili.

P.S. Se Niccolò si dà al nichilismo, io che devo fare? Prendere i voti? :p

5:25 PM  
Blogger ladymachbet said...

Ma infatti Claudio...non si annullano le verità dei singoli mondi.
Però esse non sono la Verità...
Io quella cerco perchè so che c'è.

6:10 PM  
Blogger TheCopywriter said...

Tra parentesi "il nostro universo" vale per una distanza relativa(ta-dan)...diciamo che vale per la nostra Terra e più genericamente per i pianeti del sistema solare (anche se ad esempio il Tempo cronologico è diverso per ogni pianeta)...Sole escluso perchè lì le dimensioni pare aumentino.

12:24 PM  

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