Tormento interiore (Kandinskij)

Ah, tranquillità!

Oggi grande calma, niente funerali e niente bagordi.

Meglio, essere sempre impegnati può avere delle controindicazioni. Peccato che il cervello sia come Samara, lui non dorme mai! Se il cervello dormisse, riposasse, si placasse anche solo temporaneamente allora si che potrei godere di vero riposo.

Invece rulla e beccheggia nel mare tempestoso e io, come Ulisse, sto legata all’albero maestro. Ogni tanto sento in lontananza anche le Sirene, ma per fortuna su di me hanno scarso appeal…fossero stati Tritoni…chissà… non saprei dire.

E’ che oggi sono stufa di combattere guerre inutili, di parlare e spiegare…cosa poi?

Cosa dovrei spiegare ancora?

La mia visione del mondo (weltanshaung…facciamo vedere che qua siamo colti eh) non ho voglia di spiegarla a nessuno più! Posto che a qualcuno interessi… cosa di cui dubito.

Come sull’arca di Noè…ho fatto posto a svariati tipi di bestie, ma se loro preferiscono scendere…crepino pure annegate sotto il diluvio!

Anche questa è selezione naturale, non vi pare?

Mi accusano di molte cose, dicono che io sia presuntuosa.

E’ vero, verissimo.

Lo ammetto.

Io sono presuntuosa.

Sono convinta di avere qualcosa in più rispetto ad altra gente, ma sono ugualmente convinta di avere anche qualcosa in meno.

E’ una scala, io sono su di un gradino…c’è chi è più su e chi è più giù.

Punto. E’ una constatazione la mia.

So di avere delle qualità che altri non hanno, so di non possedere doti che altri invece hanno.

E’ presunzione? Se dite di si…ci credo.

Non sono umile, non mi piace l’umiltà.

Non sono semplice, non sopporto la semplicità.

Conseguenza: non entrerò mai nel Regno dei Cieli.

So di avere una testa pensante, cerco di farne l’uso migliore per districarmi attraverso le complicazioni della quotidianità, cerco di trasmette quello che posso alle persone che amo.

Che presunzione, la mia!

Tormento interiore (mio)

Spengo le luci, spengo tutto.
Basta per oggi, non voglio pensare.
Ora non voglio sentirmi inadeguata.
Non voglio vedere cose o persone.
La mia Torre d’Avorio attende,
per questo sospendo i contatti.
Non voglio vedere e sentire.
Se vedo provo ribrezzo,
se sento ascolto lamenti.
O risa sguaiate.
I miei sensi sono troppo sensibili e poco sensati.
Delirio?
Deliro?
Se è febbre o follia adesso non so.
Ma brucio.